domenica 10 febbraio 2013

Vergogna


Brava. Sono proprio brava.
Dopo una settimana di ABC Diet seguita bene, non con poche difficoltà, ma con l'aiuto di un nuovo lavoro che mi fa saltare il pranzo senza problemi e con la testa impegnata altrove, oggi ho sgarrato. Di brutto.
A pranzo un panino col prosciutto crudo, a cena brodo, salame, paninetto nutella e burro d'arachidi. Una tragedia. Una vergogna.
Eppure ogni volta che devo preparare un'esame si fa tutto più difficile e complesso. Lo stress e l'ansia, ma anche il fatto di stare tutto il giorno chiusa a casa con i libri. L'appetito arriva incontrollabile e le ante sono piene di cibo, così vicine, invitanti...
Avevo perso quasi 1kg e mezzo, ma immagino che adesso sia tutto stato vano. Non ho nemmeno il coraggio di pesarmi. Che vergogna.. Che tristezza.

martedì 5 febbraio 2013

ABC Diet

Schema dell'ABC Diet
Ieri ho deciso di mettermi davvero sotto con la dieta. Ho scelto l'ABC diet che è un piano abbastanza duro, dura 50 giorni e passa da un minimo di 0 calorie al giorno ad un massimo di 800.
Si dice che questa dieta sia fantastica per mantenere attivo il metabolismo proprio grazie agli sbalzi di calorie quotidiani. Infatti il grosso problema delle diete super ipocaloriche o quelle in cui è compreso il digiuno perenne, ad un certo punto del percorso, bloccano il metabolismo (dato che il corpo si adatta alle calorie che riusciamo a ingurgitare) e quindi si smette di perdere peso.
Come potete vedere si tratta di una dieta molto rigida, ma mangiando le cose giuste posso assicurarvi che anche 500/400 cal non sono poche al giorno. Certo, ci sono giorni durissimi in cui è richiesto il digiuno o il massimo di 50 cal, ma si tratta solo di un piccolo sforzo nel cammino che porterà a raggiungere il mio goal.
Intanto tra 30 min andrò in palestra per un incontro con il fitness trainer per un programma di dimagrimento intensivo. Spero davvero di vedere qualche risultato perchè sono ferma su questi maledetti 54 kg da troppo troppo tempo.

sabato 2 febbraio 2013

Leoni e pecore


Quando leggo i commenti ai blog pro ana/mia sento sempre una sorta di avvilimento. Spesso leggo commenti lasciati da persone che non fanno parte di questa "comunità" e che passano il loro tempo a leggere e giudicarci per quello che siamo.
Essere delle persone felici del proprio corpo è una cosa fantastica, ne sono certa. Ma noi non sappiamo cosa voglia dire. Noi ci svegliamo e ci vediamo allo specchio con l'unica consapevolezza di disgustarci.
Ieri sono stata a un colloquio di lavoro per un posto fichissimo (andato male) e mentre aspettavo che mi ricevessero, davanti a me passavano una dietro l'altra queste ragazze magrissime. Giubbottini attillati e magliette corte che lasciano scoperti i fianchi, skinny jeans e scarpe basse, comode.
Niente maglie oversize a coprire i punti deboli, niente zeppe o tacchi per allungare le gambe e farle apparire più snelle. Niente parka comodi nel quale nascondersi.
Non c'è nessuno al mondo che vorrebbe più di me permettersi di indossare una bella gonna attillata sui fianchi, o un paio di jeans stretti e ballerine basse. Ma questo io non lo posso fare.
Non posso uscire spensierata a divertirmi con gli amici perchè dovrò pensare a come nascondere il mio grasso.
Non posso andare ad un aperitivo perchè comporterrebbe introdurre troppe calorie.
Non posso uscire a cena con il fidanzato perchè sarei costretta ad ordinare qualcosa.
Non posso avere rapporti normalmente senza angosciarmi per l'idea di spogliarmi davanti ad un'altra persona.

Voi che commentate i nostri post con odio e rassegnazione, compatendoci e spiegandoci con fare saputello che l'anoressia ci porterà a morire e che non è sana, non credete che noi sappiamo benissimo (meglio di voi, se permettete) che cosa voglia dire essere anoressiche e non abbiamo bisogno che siate voi a spiegarcelo?
Non capite che siamo consapevoli, ma nonostante questo abbiamo scelto l'anoressia e rifiutato la non-vita in cui voi volete costringerci a vivere?
Vale davvero la pena di vivere una vita con questa angoscia costante?
Oppure, forse, è meglio vivere un po' di meno ma davvero felici?
La scelta è senza dubbio personale, ma non può ne deve essere condannata da tutte queste persone che non possono sapere cosa voglia dire sentirsi così schifosamente.
Io scelgo di vivere 1 giorno da leone. I 1000 giorni da pecora passati nel più completo terrore, seguendo una massa che non potrò mai guidare, li lascio a voi commentatori moralisti.
Io controllo la mia vita, io scelgo la mia strada.