sabato 2 febbraio 2013

Leoni e pecore


Quando leggo i commenti ai blog pro ana/mia sento sempre una sorta di avvilimento. Spesso leggo commenti lasciati da persone che non fanno parte di questa "comunità" e che passano il loro tempo a leggere e giudicarci per quello che siamo.
Essere delle persone felici del proprio corpo è una cosa fantastica, ne sono certa. Ma noi non sappiamo cosa voglia dire. Noi ci svegliamo e ci vediamo allo specchio con l'unica consapevolezza di disgustarci.
Ieri sono stata a un colloquio di lavoro per un posto fichissimo (andato male) e mentre aspettavo che mi ricevessero, davanti a me passavano una dietro l'altra queste ragazze magrissime. Giubbottini attillati e magliette corte che lasciano scoperti i fianchi, skinny jeans e scarpe basse, comode.
Niente maglie oversize a coprire i punti deboli, niente zeppe o tacchi per allungare le gambe e farle apparire più snelle. Niente parka comodi nel quale nascondersi.
Non c'è nessuno al mondo che vorrebbe più di me permettersi di indossare una bella gonna attillata sui fianchi, o un paio di jeans stretti e ballerine basse. Ma questo io non lo posso fare.
Non posso uscire spensierata a divertirmi con gli amici perchè dovrò pensare a come nascondere il mio grasso.
Non posso andare ad un aperitivo perchè comporterrebbe introdurre troppe calorie.
Non posso uscire a cena con il fidanzato perchè sarei costretta ad ordinare qualcosa.
Non posso avere rapporti normalmente senza angosciarmi per l'idea di spogliarmi davanti ad un'altra persona.

Voi che commentate i nostri post con odio e rassegnazione, compatendoci e spiegandoci con fare saputello che l'anoressia ci porterà a morire e che non è sana, non credete che noi sappiamo benissimo (meglio di voi, se permettete) che cosa voglia dire essere anoressiche e non abbiamo bisogno che siate voi a spiegarcelo?
Non capite che siamo consapevoli, ma nonostante questo abbiamo scelto l'anoressia e rifiutato la non-vita in cui voi volete costringerci a vivere?
Vale davvero la pena di vivere una vita con questa angoscia costante?
Oppure, forse, è meglio vivere un po' di meno ma davvero felici?
La scelta è senza dubbio personale, ma non può ne deve essere condannata da tutte queste persone che non possono sapere cosa voglia dire sentirsi così schifosamente.
Io scelgo di vivere 1 giorno da leone. I 1000 giorni da pecora passati nel più completo terrore, seguendo una massa che non potrò mai guidare, li lascio a voi commentatori moralisti.
Io controllo la mia vita, io scelgo la mia strada.

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